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3/8/2014
Miglior vino rosato 

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Nell’edizione 2014 la giuria del Premio Gusto DiVino ha deciso di premiare le cantine di qualità che si sono distinte per il legame con il terroir, il rispetto dell’ambiente e la loro vocazione internazionale. Per il Miglior Rosato la Cantina Paolo Calì con il suo OSA! - Questo non è un vino tranquillo. Una tre giorni fitta fitta di eventi: cene, degustazioni guidate da Luca Martini, campione del mondo dei sommelier 2013, concerti e il premio Gusto DiVino, che ogni anno riconosce l’impegno di quelle personalità che si sono contraddistinte nel settore dell’enogastronomia e che in passato ha premiato sul palco di Piazza Castello Carlo Ottaviano (all'epoca direttore editoriale del Gambero Rosso), Marcello Masi (direttore del tg2), Adua Villa (sommelier Master Class e consulente enogastronoma), Silvio Barbero (vice presidente di Slow Food), Clara Barra (curatrice della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso), lo chef Filippo La Mantia, Daniele Lucca (Slow Food). L’idea nasce dalle tipiche quattro chiacchiere tra amici al bar: metti una sera d’estate, in una piazza di Castelbuono, paese con una forte vocazione culturale, eletto capitale enogastronomica della Sicilia. Un giovane ragazzo castelbuonese, Dario Guarcello, fresco di esperienza americana, decide di tornare dopo 5 anni nel suo paese, per investire nella sua terra. Appassionato di vino, esperienza nella ristorazione americana e nella gestione degli eventi a fianco di Frank Cascio, manager di Michael Jackson, Dario pensa che nella sua Castelbuono il buon cibo non manchi ma manca una cultura da connaisseurs. Così, tra un bicchiere di vino e l’altro nasce ilCastelbuono DiVino Festival, oggi giunto alla sua ottava edizione con un numero di visitatori che crescono di anno in anno. Quella 2014 che si è appena conclusa, ha portato nel cuore delle Madonie migliaia di visitatori da ogni parte della Sicilia, d’Italia e persino dall'estero. Il segreto di questo successo per Dario Guarcello sta in diversi fattori: la passione, il legame con il territorio, il senso della comunità, della collaborazione e l’amore per il buon cibo e il buon vino.“Non vogliamo” afferma Dario “cantine che fanno parte del mainstream del mondo vitivinicolo. Siamo alla ricerca di cantine più piccole che hanno una bella storia da raccontare, sia nella qualità che nel progetto. Vogliamo diffondere nel pubblico la cultura del vino, del cibo e l’importanza del legame con il territorio. Il successo di questo festival è possibile anche grazie ad un territorio come quello madonita”.

credits
Paolo Calì 2007