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5/5/2007
IL PRIMO BIANCO FRAPPATO E' UN CRU DEDICATO ALLA LUNA da "MILANO FINANZA" di Umberto Ginestra 

Il nome è Bianca di Luna. E in effetti, ricorda il chiarore della luna nella notte. Perchè è un vino bianco sui generis. Un Bianco da uve destinate tradizionalmente ai Rossi.Anzi, destinate finora solamente ai Rossi. Bianca di Luna è, infatti, un Frappato vinificato in bianco. Per la precisione, è il primo Frappato a essere vinificato in bianco in Sicilia. A lanciarsi nella produzione, una piccola casa di Vittoria (Ragusa): la Paolo Calì, dal nome dell'imprenditore-farmacista che dal 2003, nel solco di un'esperienza familiare che risale al 1700, guida l'omonima azienda agricola.Un'impresa nei cui 15 ettari di tenuta si coltivano solo Nero d'Avola e Frappato. Da qui la scelta, in qualche modo obbligata. Perchè precisa Calì, "non avevamo vini bianchi nel listino e non volevamo acquistare nè uve nè vino sfuso".Così, il vigneron che divide farmacia e cantina, oltre che la vita, con Maria Laura Presti, la moglie, decide di provare, assistito dal tandem di enologi Giuseppe Romano-Vincenzo Bambina. Il risultato va oltre le attese. Sia al palato, per l'apprezzabile struttura e la sapidità. Che, soprattutto, al naso, per l'esplosione di profumi floreali che avvolge chi lo beve.Bianca di Luna è un Igt Sicilia con 13,5 gradi alcolici. E' un cru, che vede la luce nella vigna di Contrada Salmè (Vittoria), a 189 metri sul livello del mare, con una resa di 30 quintali per ettaro. Farà capolino sul mercato, tra pochi giorni. In prima battuta, in 3500 bottiglie da 16-18 euro.Pertanto, sarà destinato al target medio-alto delle enoteche e dei ristoranti.Inizialmente, del solo territorio dell'isola, data la tiratura limitata.Ma Calì punta in alto."E' nostro obiettivo", annuncia, "fare dell'export, almeno, il 305 del business, entro 3 anni". Intanto le 85 mila bottiglie figlie della vendemmia 2006 dovrebbero, secondo il piano dell'azienda, lievitare a 120 mila pezzi entro il 2007-2008.A dare la spinta dovrebbe provvedere specialmente la docg, la denominazione di origine controllata e garantita.Il vecchio Cerasuolo 2004 doc, il primo vino della casa (Manene, dal nome del figlio, Emanuele), è infatti in esaurimento. Sarà rimpiazzato tra pochi mesi dal primo Manene docg classico, vendemmia '05.Per il resto, il catalogo della cantin adi Vittoria comprende il Frappato doc Mandragola (13% di gradazione) e il Nero d'Avola doc "Violino", con 13,5 gradi. L'uno e l'altro in purezza, disponibili nei wine shop intorno agli 11 euro. Quanto alla cantina, l'azienda del Ragusano si avvale di una struttura di 1500 metri quadri coperti più 400 all'aperto, frutto dell'investimento di 1,3 milioni di euro con cui è stato recuperato un baglio di oltre due secoli fa, rimaneggiato in parte all'inizio del '900.Ma stando al business plan, sorgerà un secondo impianto, a ridosso del primo.Avrà un migliaio di metri quadri coperti, sarà in parte interrato e disporrà di un'area per l'accoglienza e le degustazioni. Sarà pronto tra tre anni, con un investimento di 1,4 milioni.

credits
Paolo Calì 2007