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7/1/2008
Viaggio tra vini e vigneti siciliani 

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Il potere della memoria, l’abilità di conservarla e di lasciarla inalterata attraverso i secoli hanno fatto di Paolo Calì e la sua azienda, un punto di riferimento per chiunque ami i sapori alla “vecchia maniera”. La famiglia Calì vanta una tradizione vitivinicola risalente al 1700, anni in cui agli avi di Paolo si trasferirono a Vittoria, nelle due contrade di Montecalvo e Salmé. Possiamo ricostruire il passato di questa prestigiosa azienda, visitando il palmento – luogo ove si pigiava l’uva per fare il mosto – di Montecalvo che conserva intatti i tre passaggi del ciclo produttivo del vino: la pista, i tineddi e il torchio. La pista non è altro che l’antico calcatorium latino, vale a dire il piano ove l’uva, introdotta da una finestra che dava sul cortile, veniva pestata coi piedi. Il succo d’uva scivolava nei tineddi, vasche dotate di un filtro (cancieddu) per evitare che i graspi e gli acini finissero nel prezioso liquido. Il rimanente dei grappoli, la pasta, veniva passata al torchio con il quale si spremeva la vinaccia fino all’ultima goccia. Tratto da "Viaggia l'Italia" di Italo Clementi - Estate 2008 - "Viaggio tra vini e vigneti siciliani"

credits
Paolo Calì 2007